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Villaurbana

Sardegna

INFORMAZIONI

Comune: Soleminis
Regione: Sardegna
Sindaco: Paolo Pireddu
Popolazione: 1.659 abitanti

SITO WEB

Nella valle tra i monti Arci e Grighine, al confine dell’alto Campidano con la Marmilla, sorge Villaurbana.
Ricco di campi di grano, uliveti e vigneti, presenta nel suo territorio numerose testimonianze nuragiche e prenuragiche, ma l’origine dell’odierno agglomerato risale all’epoca romana: il toponimo, deriverebbe da Villa Urbis, “Villaggio della città”, a testimoniare i rapporti con l’antica città di Othoca o di Forum Traiani. Certo èche il paese sorge sull’antica via del grano che, partendo proprio da Forum Traiani, e passando per Colonia Julia Augusta Uselis, giungeva fino a Cagliari.
Al centro dell’attuale abitato, risalente alla seconda metà del XII° secolo e costituito da case campidanesi dagli artistici portali lignei, sorge la parrocchiale di Santa Margherita, edificata in forme barocche nel 1717 sopra i resti del preesistente edificio risalente alla metà del XV secolo, di cui rimane ancora il fonte battesimale. La patrona viene celebrata a fine luglio.
Le tipiche case campidanesi sono edificate in pietra locale, ma il primo piano spesso è edificato in terra cruda.
L’Amministrazione comunale intende avviare un progetto per il recupero e la alorizzazione del centro storico, basato sull’identità culturale e i saperi costruttivi tradizionali ad essa legati.
Villaurbana mantiene un’antica tradizione che si tramanda da generazioni: ancora oggi molte famiglie producono il tipico pane casalingo. Tra i segreti della cosiddetta “arte bianca”, secondo i consigli delle brave massaie, l’adoperare il grano prodotto nell’annata precedente, l’utilizzare frumento macinato con la mola sarda, un’attenta lavorazione della farina prima e della pasta poi e ultima, ma non per importanza, la grande attenzione per elementi quali acqua e clima. Oltre alle tradizionali forme destinate all’uso quotidiano, come “sa pretzida” o “su tureddu” di pasta dura, o “sa moddixina” o “sa lada” di pane soffice, particolarmente conosciute sono le forme decorate e quelle create per le feste e le ricorrenze, che fanno de “su coccoi fattu in domu” un ingrediente gustoso e artistico allo stesso tempo.